Il progetto FIRB, coordinato dall’Università degli Studi di Udine in collaborazione con il B.M. Birla Science Centre, si pone come obiettivo di personalizzare, sperimentare, verificare e gestire software e infrastrutture di rete per incrementare la diffusione, l’accorpamento e l’utilizzo di dati, informazioni e conoscenza, all’interno dell’università, dei centri di ricerca e dell’industria.
ICT for EU-India Cross Cultural Dissemination
Il laboratorio collabora in tale progetto su due argomenti:
mDvara 2.0
Il modello sulla quale si basa l’applicazione mDvara 2.0 cerca di applicare le dinamiche sociali del web 2.0 e del mobile 2.0 al settore del patrimonio culturale.
Sfruttando i concetti del web 2.0 e dei software sociali si è in grado di creare delle applicazioni web basate sul concetto della “architettura della partecipazione”. Questo concetto di architettura cerca di fornire un alto livello di interazione tra gli utenti al fine di permettere agli stessi di generare, condividere e gestire i contenuti. Grazie a questo approccio le persone non sono più solo degli utenti passivi ma diventano attori principali e fornitori di contenuti: gli utenti scrivono post nei blog e commenti, creano tag, link, ed effettuano upload di foto, immagini, video e podcast.
Un numero sempre crescente di istituzioni e musei stanno introducendo nei loro progetti delle applicazioni web 2.0, tuttavia le principali sorgenti di conoscenza rimangono sempre un piccolo gruppo di esperti. L’approccio offerto tramite mDvara 2.0 è differente: si vuole far diventare gli utenti, la folla, i principali produttori di contenuti. Questo approccio si basa sulla convinzione che gli utenti possano essere dei produttori di contenuti affidabili ed efficienti, e che il sapere della folla sia una fonte di conoscenza molto importante. Può la folla partecipare attivamente nella vita del patrimonio culturale? Può la folla diventare un buon creatore di contenuti? Crediamo che ciò sia possibile o almeno vogliamo provarci.
Il prototipo di mDavra 2.0 è una applicazione web indipendente integrata tramite Web Service alla piattaforma per la gestione del patrimonio culturale indiano (E-Dvara). Questa applicazione viene fornita agli utenti tramite una specifica applicazione “client side”, denominata CAB (Context Aware Browser), disponibile per iPhone e dispositivi Android.
Tramite questa applicazione gli utenti possono visitare musei e siti culturali ottenendo supporto ed informazioni direttamente sui propri dispositivi mobili. Infatti, utilizzando differenti approcci di localizzazione (WiFi, GPS e QRCode), l’applicazione è in grado di determinare il contesto dell’utente e di offrirgli il contenuto culturale più rilevante. Questi contenuti vengono recuperati sia dalla piattaforma E-Dvara e che dai servizi messi a disposizione dal web 2.0 (Wikipedia, Picasa, Flickr, Blogs, ecc).
L’applicazione mDvara 2.0 offre inoltre agli utenti la possibilità di produrre del contenuto da rendere disponibile agli altri visitatori. Gli utenti infatti possono effettuare l’upload delle foto (a servizi quali Flickr o Picasa), modificare lo stato su Twitter, aggiornare il blog (su Blogger) e valutare i contenuti recuperati dal web. In questo modo i visitatori diventano degli attori attivi durante la visita e contribuiscono alla crescita del patrimonio culturale disponibile nel sistema.
Il progetto è stato sviluppato nell’ambito del progetto internazionale FIRB in collaborazione con l’Università degli Studi di Udine e la MoBe srl.
Readersourcing
Il modello “Readersourcing” mira a sfruttare le opinioni dei lettori al fine di superare la carenza di revisori e, allo stesso tempo, seguire i principi della collaborazione di massa, dell’intelligenza collettiva e della saggezza della folla resi possibili ed amplificati da Web 2.0. Permettere ai lettori di esprimere il loro giudizio sul lavoro che leggono non può essere un approccio ragionevole, poiché non tutti i lettori possono essere considerati altrettanto preparati e affidabili; ecco perché il modello proposto assegna anche un punteggio a ciascun revisore, in modo che i giudizi di coloro che hanno dimostrato di essere buoni revisori abbiano più peso di quelli che non dovrebbero essere considerati affidabili. Tale punteggio viene generato implicitamente e dinamicamente dal sistema, attraverso il confronto continuo dei giudizi espressi dai lettori su ciascun lavoro con il suo punteggio attuale; fornire (o aver fornito) giudizi corretti (errati) porterà quindi a punteggi dei lettori più alti (più bassi), generando idealmente un circolo virtuoso.
Il progetto è stato parzialmente supportato dal progetto FIRB in collaborazione con l’Università di Udine.